Sergio
Calligaris: Pianista e Compositore
Le incisioni dell'autore e dell'interprete |
SERGIO CALLIGARIS LATO A LATO B Orchestra Sinfonica diretta da Alberico Vitalini Concerto offerto dalla Radio Vaticana all'Union Européenne de
Radiodiffusion - UER
Questo disco si apre con Fryderyk Chopin (1810-1849), l'autore polacco al quale la letteratura pianistica deve il suo vero, nuovo linguaggio, tecnicamente rivoluzionario e fuori dei pudori di cui furono capaci - è necessario precisarlo - Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert. Con ciò guardiamoci però dal dire "spudorato" a Chopin, che si confessa qui in tutto il suo candore romantico sin dagli Improvvisi in sol bemolle maggiore op.51 (1843) e in fa diesis maggiore op.36 (1839). Sono i lavori centrali dei quattro Improvvisi chopiniani, nei quali, nonostante il prevalere della modalità maggiore, sentiamo struggente quella tipica malinconia dell'artista così esemplarmente tramandataci dal celebre ritratto a firma di Delacroix, messo a punto nei momenti più tragici della malattia del maestro, colpito dalla tubercolosi che lo condannerà alla tomba a soli 39 anni. Sempre di Chopin ascoltiamo poi il Valzer brillante in la bemolle maggiore op.34 n.1,
scritto nel 1839, dieci anni dopo la visita del compositore a Vienna, dove s'era imbattuto
nei Valzer di Johann Strauss padre. Il maestro s'era invaghito dei frizzanti
"passi" e pensò lui stessi di dare una mano, almeno per un po', nell'invogliare
la gente di salotto alla danza. Il 33 giri si completa con dodici minuti abbondanti di sano pianismo nel nome prestigioso di Alberico Vitalini (1921). Qui, nelle intenzioni espressive di attacco, pare di ascoltare il filone poetico dell'abate Liszt, sin troppo dimenticato e snobbato dalle nuovissime generazioni. Si tratta di una Fantasia che non a caso s'intitola "romantica", scritta per pianoforte e orchestra nel 1949 e che potremmo definire "del sorriso", "del canto", "dell'amore", "del dolore", "della vita", "della speranza": sentimenti ed emozioni, tuttavia, senza limiti squisitamente "romantici", nel senso che appartengono all'uomo di ieri, di oggi, di sempre. LUIGI FAIT
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A cura di Renzo Trabucco: Pagina aggiornata al 01/05/2001
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