THE MOST BEAUTIFUL CHOPIN
Sergio Calligaris al pianoforte
[LP: Orion Records, stereo ORS 7155]
LATO 1
Studio in do minore, Op. 10 N.12 (2'48")
Improvviso in fa diesis maggiore, Op.36 (6'51")
Polacca in la bemolle maggiore, Op.53 (7'29")
LATO 2
Improvviso in sol bemolle maggiore, Op.51 (6'00")
Valzer brillante in la bemolle maggiore, Op.34 N.1 (5'37")
Notturno in mi bemolle maggiore, Op.9 N.2 (5'15")
L'Improvviso in sol bemolle maggiore op.51 è una delle più belle e raffinate
composizioni di Fryderyk Chopin (1810-1849), specialmente nelle sequenze armoniche,
così ricche di flessuose sfumature, rubati e modulazioni improvvise, che danno a questo
lavoro una straordinaria sinuosità di forma e una bella ed espressiva atmosfera poetica.
Il carattere, nonostante la tonalità di sol bemolle maggiore, è di una pacata malinconia
autunnale, tipica di gran parte delle composizioni mature di Chopin. La prima sezione di
questo Improvviso è basata su temi dalle linee ondulanti, gli accenti delicati e
le armonie fluttuanti. L'episodio centrale, con la sua melodia da violoncello, possiede
un'intenso lirismo.
Molto diverso è il carattere manifestato sin dalle primissime battute del Valzer
Brillante in la bemolle maggiore, op.34 N.1. Questo delizioso valzer ha grande
eleganza nel suo primo tema, che segue la breve e brillante introduzione. Nel secondo tema
trasmette una netta sensazione di sicurezza in sé stesso che aumenta ancor più il
fascino della danza. La maggior parte della sezione centrale è di carattere più
melodico, con uno scoppio di intenso sentimento nel soggetto secondario. Dopo la
riesposizione dei temi iniziali, la coda è rapida, giovanile e scintillante.
Con il Notturno in mi bemolle maggiore, op.9 N.2 incontriamo lo Chopin creatore
di melodie di suprema bellezza, accompagnate dal ritmo gentile della mano sinistra, che si
elevano, verso la fine, a un climax di grande espressione, dopo il quale la musica
svanisce come un sogno.
Bassi tumultuosi, accenti drammatici, figurazioni agitate e un tema di grande
definizione e potere ritmico danno vita a quell'affresco musicale tremendamente tragico
che è lo Studio in do minore, op.10 N.12, noto anche come La caduta di Varsavia.
Autentico capolavoro, l'Improvviso in fa diesis maggiore, op.36 è una delle
più belle espressioni del Romanticismo che, in molti casi, anticipa quasi il sottile
mondo coloristico dell'Impressionismo. La voce del poeta si sente inizialmente attraverso
un tema cantabile, di profondo sentimento ed espressività. Poi, ariose armonie si
percepiscono da lontano, oscillanti in un'atmosfera pastorale. Il poeta sogna una lenta e
solenne processione di cavalieri dai volti inespressivi. Nella sua immaginazione il poeta
crede che il sogno sia vero, mentre le immagini dei cavalieri sembrano ingrandirsi, ancor
più maestose e vicine
tutto ad un tratto la visione scompare, ritorna il primo
tema, questa volta immerso nella delicata atmosfera della sera incipiente. Verso la fine
possiamo quasi udire dalla mano destra la brezza che spira tra le foglie , mentre
un'ispirata melodia, con le sue voci suadenti fluttua nel registro centrale del
pianoforte
alla fine soltanto le distanti armonie ascoltate prima riappaiono
quietamente, per concludere questo quadro poetico.
La Polacca in la bemolle maggiore, op.53 ("Eroica") mette in evidenza
tutto il fervore patriottico di Chopin, la sua ribellione contro l'oppressore, le sue
visioni di guerre, le sue reminiscenze di giorni idillici ormai trascorsi
tutto
questo in una successione di episodi di straordinario carattere e definizione. La Polacca
si conclude con il maestoso e trionfante tema con cui era iniziata - davvero una magnifica
concezione musicale!
1971 ORION RECORDS