Sergio
Calligaris: Pianista e Compositore
Le incisioni dell'autore e dell'interprete |
THE MOST BEAUTIFUL
CHOPIN LATO 1 LATO 2
L'Improvviso in sol bemolle maggiore op.51 è una delle più belle e raffinate composizioni di Fryderyk Chopin (1810-1849), specialmente nelle sequenze armoniche, così ricche di flessuose sfumature, rubati e modulazioni improvvise, che danno a questo lavoro una straordinaria sinuosità di forma e una bella ed espressiva atmosfera poetica. Il carattere, nonostante la tonalità di sol bemolle maggiore, è di una pacata malinconia autunnale, tipica di gran parte delle composizioni mature di Chopin. La prima sezione di questo Improvviso è basata su temi dalle linee ondulanti, gli accenti delicati e le armonie fluttuanti. L'episodio centrale, con la sua melodia da violoncello, possiede un'intenso lirismo. Molto diverso è il carattere manifestato sin dalle primissime battute del Valzer Brillante in la bemolle maggiore, op.34 N.1. Questo delizioso valzer ha grande eleganza nel suo primo tema, che segue la breve e brillante introduzione. Nel secondo tema trasmette una netta sensazione di sicurezza in sé stesso che aumenta ancor più il fascino della danza. La maggior parte della sezione centrale è di carattere più melodico, con uno scoppio di intenso sentimento nel soggetto secondario. Dopo la riesposizione dei temi iniziali, la coda è rapida, giovanile e scintillante. Con il Notturno in mi bemolle maggiore, op.9 N.2 incontriamo lo Chopin creatore di melodie di suprema bellezza, accompagnate dal ritmo gentile della mano sinistra, che si elevano, verso la fine, a un climax di grande espressione, dopo il quale la musica svanisce come un sogno. Bassi tumultuosi, accenti drammatici, figurazioni agitate e un tema di grande definizione e potere ritmico danno vita a quell'affresco musicale tremendamente tragico che è lo Studio in do minore, op.10 N.12, noto anche come La caduta di Varsavia. Autentico capolavoro, l'Improvviso in fa diesis maggiore, op.36 è una delle più belle espressioni del Romanticismo che, in molti casi, anticipa quasi il sottile mondo coloristico dell'Impressionismo. La voce del poeta si sente inizialmente attraverso un tema cantabile, di profondo sentimento ed espressività. Poi, ariose armonie si percepiscono da lontano, oscillanti in un'atmosfera pastorale. Il poeta sogna una lenta e solenne processione di cavalieri dai volti inespressivi. Nella sua immaginazione il poeta crede che il sogno sia vero, mentre le immagini dei cavalieri sembrano ingrandirsi, ancor più maestose e vicine tutto ad un tratto la visione scompare, ritorna il primo tema, questa volta immerso nella delicata atmosfera della sera incipiente. Verso la fine possiamo quasi udire dalla mano destra la brezza che spira tra le foglie , mentre un'ispirata melodia, con le sue voci suadenti fluttua nel registro centrale del pianoforte alla fine soltanto le distanti armonie ascoltate prima riappaiono quietamente, per concludere questo quadro poetico. La Polacca in la bemolle maggiore, op.53 ("Eroica") mette in evidenza tutto il fervore patriottico di Chopin, la sua ribellione contro l'oppressore, le sue visioni di guerre, le sue reminiscenze di giorni idillici ormai trascorsi tutto questo in una successione di episodi di straordinario carattere e definizione. La Polacca si conclude con il maestoso e trionfante tema con cui era iniziata - davvero una magnifica concezione musicale! 1971 ORION RECORDS
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Inizio |
A cura di Renzo Trabucco: Pagina aggiornata al 01/05/2001
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