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Le incisioni dell'autore e dell'interprete
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Sergio Calligaris
Le incisioni dell'autore e dell'interprete

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Riproduzione AcrobatReader© libretto CD Phoenix (3910kB)FRANCESCO PALAZZO
Fisarmonica classica
[Phoenix Classics, DDD, PH 99516]

Tracce 13-15, "Preludio, Corale e Finale", op.33 (1994)
(Rev.F.Palazzo)
13. Preludio, Moderato e maestoso assai (3.26)
14. Corale, Adagio (2.43)
15. Finale, Allegro tumultuoso e deciso (1.27)
Francesco Palazzo

Da J.S.Bach ai giorni nostri
attraverso nuovi suoni

La fisarmonica, strumento proteiforme, apparso nella storia nei primi decenni dell'Ottocento ed evolutosi incessantemente e non ancora definitivamente sino ai nostri giorni, viene proposta in questo CD in veste classica.
Le ragioni per cui è stato possibile accostare questo strumento di origini popolari, ma soprattutto legato a performances dopolavoristiche o comunque dilettantistiche, a un ambito "colto", sono molteplici e dovute in parte all'evoluzione tecnico-meccanica che, soprattutto nell'ultimo trentennio, le ha cambiato sostanzialmente la struttura, in parte al merito di pochi ma audaci musicisti come, per citarne alcuni, Hugo North e Mogens Ellegard in Germania e Danimarca, Allen Abbott in Francia e Salvatore di Gesualdo in Italia, che si sono imposti all'attenzione del pubblico, dei mass-media e degli ambienti specializzati, con centinaia di concerti in tutto il mondo.

Punti di forza della nuova scuola italiana di fisarmonica classica, impostata da Salvatore di Gesualdo, sono stati: l'acquisizione dell'antica letteratura "da tasto" (da Claudio Merulo a J.S.Bach con Die Kunst der Fuge BWV1080), il recupero della parte più significativa del tradizionale repertorio fisarmonicistico, italiano e straniero, rielaborato e filtrato attraverso un complesso lavoro di revisione critica e la promozione di un repertorio originale, d'estrazione classica, creato grazie anche ai contributi importantissimi di compositori come tra gli altri: Bruno Bartolozzi, Gaetano Gianni-Luporini, Pier Luigi Zangelmi e Boris Porena.

Il presente programma si può dire che rappresenti a pieno le istanze di questa nuova ideologia, infatti verte principalmente sui seguenti punti: la letteratura da tasto, alcune importanti composizioni organistiche, il recupero della tradizione e il "nuovo suono" della fisarmonica.

[...]

Di calco nettamente romantico il Preludio, Corale e Finale del compositore di origini argentine Sergio Calligaris.
La tripartizione del pezzo richiama ben note allegorie e modelli e ricorda per l'assonanza, non solo nominale, celebri composizioni pianistiche ottocentesche. Nei tre movimenti di questo brano, di carattere tormentato e passionale il primo, crepuscolare e di eterea bellezza il secondo e infine tumultuoso e virtuosistico l'ultimo, Calligaris si serve di un linguaggio non troppo moderno e innovativo, ma interessante e certamente ben strutturato, basato prevalentemente su modi costruiti su scale per toni interi e concatenazioni armoniche per successioni cromatiche, elementi tipici della scuola francese post-debussiana.

© 2000 - Francesco Palazzo

FRANCESCO PALAZZO è nato a Martina Franca nel 1969. Ha studiato con Salvatore di Gesualdo. Si è diplomato brillantemente, nel 1994 (primo in Italia) presso il Conservatorio "L.Cherubini" di Firenze, completando la sua formazione attraverso studi umanistici, di Composizione, Musica corale e Direzione di Coro.
Dopo aver suonato nelle principali città italiane (Verona, Lucca, Roma, Napoli, Bari, Taranto, Martina Franca, Lecce, ecc.) per importanti Associazioni Concertistiche e Conservatori italiani, negli ultimi anni ha condotto una personale ricerca tecnica ed espressiva, basata anche su confronto con altri strumenti, che lo ha spinto a rifondare la sua tecnica esecutiva su basi nuove e a progettare uno strumento da concerto più rispondente alle rinnovate esigenze artistiche.
Dal 1993 è docente di Fisarmonica presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari e parallelamente alle attività di concertista e di insegnante, svolge quella di revisore, trascrivendo molte opere per il suo strumento, desunte soprattutto dalla letteratura organistica e in parte già pubblicate.

Di lui hanno scritto:

...Francesco Palazzo è un musicista di grande razza, dotato di qualità espressive e tecniche perlomeno prodigiose; un elemento dunque, che fa assurgere la fisarmonica a cime artistiche insospettate... (Aldo Ciccolini)

...Tocco meditato e severo controllo di cavata... Un Bach fortemente ragionato, senza concessioni all'esteriorità, senza forzature di toni... Se è suonata così, la fisarmonica classica diventa strumento nobile... (L'Arena)

Esecuzione tecnicamente impeccabile e interpretazione a dir poco di grande intensità emotiva... Con la fisarmonica scolpisce note di cristallo... (Il Corriere di Roma)

L'intensità della sua interpretazione e la sua padronanza tecnica non avrebbero potuto essere più lontane dallo stereotipo della fisarmonica... È stato quasi un concerto-lezione... (Barisera)

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A cura di Renzo Trabucco: Pagina aggiornata al 02/06/2001
Materiali©Nuova Carisch s.r.l.

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