Sergio
Calligaris: Pianista e Compositore
Le incisioni dell'autore e dell'interprete |
FRANCESCO PALAZZO Tracce 13-15, "Preludio, Corale e Finale", op.33
(1994)
Da J.S.Bach ai giorni nostri La fisarmonica, strumento proteiforme, apparso nella storia nei primi decenni
dell'Ottocento ed evolutosi incessantemente e non ancora definitivamente sino ai nostri
giorni, viene proposta in questo CD in veste classica. Punti di forza della nuova scuola italiana di fisarmonica classica, impostata da Salvatore di Gesualdo, sono stati: l'acquisizione dell'antica letteratura "da tasto" (da Claudio Merulo a J.S.Bach con Die Kunst der Fuge BWV1080), il recupero della parte più significativa del tradizionale repertorio fisarmonicistico, italiano e straniero, rielaborato e filtrato attraverso un complesso lavoro di revisione critica e la promozione di un repertorio originale, d'estrazione classica, creato grazie anche ai contributi importantissimi di compositori come tra gli altri: Bruno Bartolozzi, Gaetano Gianni-Luporini, Pier Luigi Zangelmi e Boris Porena. Il presente programma si può dire che rappresenti a pieno le istanze di questa nuova ideologia, infatti verte principalmente sui seguenti punti: la letteratura da tasto, alcune importanti composizioni organistiche, il recupero della tradizione e il "nuovo suono" della fisarmonica. [...] Di calco nettamente romantico il Preludio, Corale e Finale del compositore di
origini argentine Sergio Calligaris. © 2000 - Francesco Palazzo FRANCESCO PALAZZO è nato a Martina Franca nel 1969. Ha studiato con Salvatore
di Gesualdo. Si è diplomato brillantemente, nel 1994 (primo in Italia) presso il
Conservatorio "L.Cherubini" di Firenze, completando la sua formazione attraverso
studi umanistici, di Composizione, Musica corale e Direzione di Coro. Di lui hanno scritto: ...Francesco Palazzo è un musicista di grande razza, dotato di qualità espressive e tecniche perlomeno prodigiose; un elemento dunque, che fa assurgere la fisarmonica a cime artistiche insospettate... (Aldo Ciccolini) ...Tocco meditato e severo controllo di cavata... Un Bach fortemente ragionato, senza concessioni all'esteriorità, senza forzature di toni... Se è suonata così, la fisarmonica classica diventa strumento nobile... (L'Arena) Esecuzione tecnicamente impeccabile e interpretazione a dir poco di grande intensità emotiva... Con la fisarmonica scolpisce note di cristallo... (Il Corriere di Roma) L'intensità della sua interpretazione e la sua padronanza tecnica non avrebbero potuto essere più lontane dallo stereotipo della fisarmonica... È stato quasi un concerto-lezione... (Barisera)
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A cura di Renzo Trabucco: Pagina aggiornata al 07/01/2001
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